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Dalla Toscana all’Europa. Volontari a confronto

Dopo dieci anni, convocata la Conferenza regionale. A Lucca il 10 e 11 marzo. Intanto a Bruxelles la Regione ha siglato una dichiarazione d’intenti con Social Platform, prima tappa per la messa in re

di Redazione

Volontariati e comunità solidali. È questo il titolo scelto per la Conferenza regionale del volontariato che si svolgerà i prossimi 10 e 11 marzo a Lucca. Un appuntamento importante per questo ricco e variegato mondo che vede la Toscana come uno dei punti di riferimento, non soltanto a livello nazionale.

Patrimonio inestimabile

«A dieci anni di distanza dall?ultima Conferenza regionale», ha spiegato l?assessore regionale alle Politiche sociali, Gianni Salvadori, «abbiamo ritenuto essenziale creare un nuovo momento di incontro con tutti i rappresentanti del volontariato toscano, ma anche con tutte le persone, enti e soggetti che costellano questo straordinario universo». Nella regione si stima che le persone che dedicano il proprio tempo a favore della comunità siano oltre 115mila e oltre 200mila quelle che ne usufruiscono. Un patrimonio inestimabile fatto di oltre 2.600 associazioni (si arriva a quasi 3.500 contando anche quelle non iscritte al registro regionale. «All?incontro cercheremo di far partecipare tutti i protagonisti che agiscono in Toscana», ha proseguito Salvadori, «ma anche in Italia e in Europa. Hanno già dato la loro adesione Marco Granelli, del Coordinamento nazionale dei Centri di servizio e Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, ci saranno rappresentanti del governo nazionale e regionaleed ancge ospiti stranieri. E nel pomeriggio della prima giornata abbiamo organizzato una sessione dedicata ai gruppi di lavoro. Il programma sta per essere perfezionato ma sono certo che riusciremo a coinvolgere tutti gli attori e a creare un?opportunità per riflettere sulle mille sfaccettature di un mondo in continua evoluzione». La Conferenza di Lucca si propone anche come atto preparatorio in vista della Conferenza nazionale di aprile. «Non vogliamo si tratti di un momento isolato, a sé stante. Il meeting in programma a Napoli sarà l?elemento centrale di questo nostro lavoro. E vogliamo arrivarci preparati, con le idee chiare su quello che vogliamo».

Modello da esportare

Di recente la Toscana è sbarcata a Bruxelles, al Parlamento europeo, per presentare alla UE il proprio modello di volontariato. Una missione alla quale hanno preso parte una quarantina di rappresentanti della realtà toscana che si sono incontrati con il vice presidente della Commissione Ue, Franco Frattini. «Abbiamo voluto raccontare all?Europa la realtà delle nostre associazioni, la forza del nostro modello», ha commentato ancora l?assessore regionale. «Un?esperienza di eccellenza che ha contribuito ad assicurare qualità della vita e tenuta democratica in Toscana e che oggi vogliamo mettere a disposizione dell'Unione europea. Abbiamo approfittato di questo viaggio anche per conoscere più da vicino le opportunità che l?Europa ci può offrire e per capire se ci sono le possibilità per esportare la nostra competenza, soprattutto nei Paesi di recente adesione. Abbiamo inoltre chiesto a tutte le persone con cui abiamo dialogato, di porre un?attenzione tutta particolare a questa realtà, unica nel suo genere, che garantisce rapporti con la cittadinanza attiva e che coinvolge migliaia di giovani». La missione toscana si è conclusa dopo tre giorni intensi e con una dichiarazione di intenti siglata con la Social Platform, prima tappa di avvicinamento verso la messa in rete delle buone pratiche che la Toscana intende esportare.

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